lunedì 3 ottobre 2011

Se non quando, proprio ora... "Se non ora, quando?"

Pare preistoria quando si pensa agli esordi degli Incubus, band che dalla metà fino alla fine degli anni ’90, assieme a Limp Bizkit e Korn, dominava le classifiche mondiali con la neonata scena Nu Metal, soprattutto se si pensa che sono ormai passati dieci anni da quando il modo di fare musica per Boyd & co. è cambiato quasi radicalmente. È infatti da Morning View (2001, quarto disco del quintetto californiano) che la band è riuscita a scrollarsi di dosso un’etichetta ormai scomoda, passando dalle schitarrate per masse di adolescenti affamati di distorsioni e skretch, a un sound più raffinato e completo. Degno di nota è il fatto che dal 2001 ad oggi, la band riesce a mettere assieme dischi che rasentano la perfezione del jazz, pur non avvicinandosi lontanamente a questo genere. Ottimo esempio di stile è quello dimostrato con lo stravolgimento totale dell’utilizzo di un membro quale il DJ che, da semplice ‘effettista’ di contorno, è riuscito a diventare un elemento importante quanto uno qualsiasi degli strumentisti del caso, riuscendo ad essere una parte basilare nel nucleo e nel sound della band, aggiungendo quel qualcosa in più che nessuno a mio avviso è riuscito a fare in ambito rock.

Nonostante le pressioni di un mercato discografico che da sempre vive nell'ombra del "formula del successo non si cambia", gli Incubus sono comunque riusciti a scrollarsi di dosso l’etichetta di un genere che li ha portati al successo e allo stesso tempo penalizzati con il secondo disco, S.C.I.E.N.C.E. (1997), passando dal sound di un lavoro transitorio come Make Yourself (1999) alla semi-perfezione di due dischi stupendi quali il già citato Morning View e il successivo A Crow Left of the Murder... (2004). Per carità, c’è stato il tempo anche di fare un mezzo passo falso fatto con il frettoloso e poco convincente Light Grenates (2006), ma nonostante tutto quest’anno riescono a consegnare alle stampe un signor disco che riesce ad entrare a pieni voti nella mia personalissima lista dei migliori ascolti di questo 2011. Questo If Not Now, When? ha il classico marchio di fabbrica Incubus, quello che te li fa riconoscere fin dalla prima nota, ma allo stesso tempo risulta essere anche un progetto molto ambizioso e diverso dai predecessori, visto che siamo davanti a un disco che fa della melodia il suo punto di forza assoluto. Questo materiale è di fatto un raffinato esempio di pop rock, dove la band per la prima volta riesce a mettere assieme un disco quasi interamente composto da ballad o comunque da canzoni prive dell’energia che contraddistingue il loro percorso creativo. Molto coraggiosi, soprattutto se si pensa che un disco del genere potrebbe annoiare i molti che erano abituati al loro lato più duro. Nel mio caso rimane però di fatto la prima volta che un loro disco riesce a convincermi fin dal primo ascolto.

Consigliato a quelli che si considerano audiofili. Raffinato.


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