domenica 26 febbraio 2012

Cromatica

"Dove il ROSSO e il BLU si accarezzavano,
fu tutto VIOLA per magia.
Quando il GIALLO e il BLU s'intrappolarono,
diventò tutto VERDE fino all'orizzonte.
GIALLO e ROSSO, senza ipocrisia,
decisero di entrare l'uno dentro l'altro
perché ARANCIONE dentro la voglia cresceva in sè.
Quando si trovarono di fronte, il VERDE e il VIOLA,
riconobbero una sfumatura BLU.
BIANCHE nuvole di notte esplosero nel vento,
che ne fece un grande cielo AZZURRO.
La luce prese il fiato da un respiro ROSA e poi lo regalò
a quegli amanti che si nascondevano in un cuore NERO.
La luce il cielo scoperchiò e accese tutto per vedere se
ci sia sempre bisogno di un perché... per far l'amore.
Quando la cercarono, la luce fece un grande salto e fuggì via,
ROSSO e GIALLO andarono e al loro posto c'era solo un fuoco spento.
Dov'era VERDE ora è solo erba finta
che viola l'equilibrio dell'incanto.
Il BLU annegò in un grande mare tutto BIANCO,
la luce prese il fiato da un respiro ROSA e poi lo regalò
a quegli amanti che si nascondevano in un cuore NERO.
La luce il cielo scoperchiò e accese tutto per vedere se
ci sia sempre bisogno di un perché... per far l'amore."

mercoledì 22 febbraio 2012

Sole, cuore e amore.

In questa interessante intervista rilasciata dal cantante de Il Teatro degli Orrori ai tempi della promozione del loro secondo disco, A Sangue Freddo, è molto chiaro il punto di vista su quella che è la scena musicale indipendente (e non), lo stereotipo di rock star e la politica vista con gli occhi di chi fa di tutto per parlarne tramite un mezzo che molti sottovalutano: la canzone. Punto di vista, quello di Capovilla, nei confronti di una musica e di una scena musicale come quella italiana che sottovaluta l'impatto, la potenza comunicativa della propria lingua.

Sfido chiunque oggi a non condividere questo suo punto di vista, anche da non appassionato di musica, anche a distanza di due anni, con una scena politica nel frattempo ribaltata e una situazione umanitatia che pare possa solo peggiorare. A meno che la gente non si dia la famosa e fantomatica svegliata.

Insomma... Sole, cuore e amore non funzionano più, è ora di aprire occhi, ma soprattutto le orecchie!




Pierpaolo CapovillaVenezia, 30 Maggio 2010


lunedì 20 febbraio 2012

20 Febbraio 1967 - 20 Febbraio 2012


"Preferisco essere odiato per quello che sono,
piuttosto che essere amato per quello che non sono."

giovedì 16 febbraio 2012

"Mi piace veramente un sacco come scrivi..."


Martino

"Se mi guardi negli occhi
io non guardo per terra, non guardo la TV.
Stringo amicizia CON CHI CAZZO MI PARE!
Guido con prudenza e, moderatamente, bevo.

Se mi tocchi, il cuore io te lo porto via.
In discoteca non ci vado mai,
faccio all'amore con chi voglio io.
Prudentemente guido e, moderatamente, bevo.
Ma se mi fai incazzare, mi arrabbio per davvero!

Io sono il cielo blu,
sono il suo temporale.
Io sono il mondo intero!
Sono il cominciamento,
sono la fine di ogni cosa.
L'orizzonte?
Sono io."

sabato 11 febbraio 2012

L'ignoranza (la mia) è una brutta bestia.

Quando si dice cascare dal pero.

Sono anni che ascolto i Nirvana, anni che so che la Love Buzz contenuta nel loro disco d'esordio (Bleach del 1989) è una cover. Sono anche anni che l'ascolto senza però essermi mai documentato al riguardo, ignorando quindi a quale gruppo chiesero in prestito il pezzo. Solo oggi mi son detto "Ma si, ascoltiamo l'originale... son curioso di sapere di chi è e sentire come suona".

Detto, fatto. Sono andato dall'amico YouTube e ho cercato il pezzo. Scopro che è degli Shocking Blue e Wikipedia, altra fedelissima amica, mi dice che sono un gruppo durato meno di un decennio, a cavallo tra '60 e '70, e che le canzoni che li resero celebri furono due: una è la sopracitata Love Buzz rifatta in seguito dai Nirvana...





...l'altra invece è questa.




La cosa mi ha sconvolto. Sappiatelo.



giovedì 9 febbraio 2012

Succedeva il 9 Febbraio 1964

"I Beatles debuttavano al The Ed Sullivan Show, segnando uno dei più grandi eventi televisivi della storia."




giovedì 2 febbraio 2012

2012, morto un Mondo...

Chi li amava per il loro osare, probabilmente con questo disco storcerà il naso per l'immediatezza che per la prima volta caratterizza il lavoro di una delle band più politicamente impegnate dell'ultimo decennio, Il Teatro degli Orrori. Immediatezza che solitamente gioca a sfavore di un disco che, quando ti colpisce al punto da risentirlo più volte e ripetutamente in un solo giorno, è più facile che venga a noia rispetto a un disco che cresce di ascolto in ascolto. In questo caso però parliamo di un'immediatezza che non cade nella banalità pop, ma che comunque ha la stessa efficacia. Durante l’ascolto de Il Mondo Nuovo si capisce che la band non si è certo snaturata, ma al contempo che in tutte le 16 storie messe in musica, dove Capovilla and co. parlano di un argomento così delicato ai giorni nostri come quello dell’immigrazione, sembra quasi ci sia il tentativo di far arrivare subito il messaggio, senza girarci attorno con dei testi troppo elaborati come è successo con i precedenti due lavori in studio. Il messaggio c'è, ed arriva. Per lo meno, a me è arrivato. Forte e chiaro! Una gran bella conferma che apre le danze della discografia (rilevante) Made in Italy in questo 2012.