domenica 21 novembre 2010

SE

Se sei contro: non capisci un cazzo
Oggi, se non ti adegui non sei un Italiano. Per loro devi stare zitto e subire... e guai a parlare di dittatura.

Se ti adegui: sei uno che segue la massa
C'è anche quello che, per quieto vivere, per evitare che certi rompano i coglioni - perché se certi sapessero dove hanno le orecchie, sarebbe già quello un passo da gigante - si fa andare bene tutto, ma se lo fa non va bene, perché sembra che non te ne freghi nulla. Anzi, ve lo dico io: non gliele frega proprio nulla! Figuriamoci se si mette a seguire la massa, qui poi... nel paese dell'altruismo. Bah.

Se ti astieni: sei egoista
Se non vuoi sporcarti le mani, è il rischio che devi correre. Come i lupi nel branco, chi molla è perso. Ma anche no.

Se sei un perbenista: sei un paraculo
Vero.

Se sei un altruista: te ne vanti
Se fai del bene e non te ne vanti parlandone a tutti, non sei uno che fa del bene. Ospita chi vuoi a casa, fai del bene perché un tetto questo non ce l'ha, e poi lamentati perché frega i tuoi spazi.

Se sei un introverso: sei un demente
Se non sbandieri gli affari tuoi al mondo intero, hai sicuro qualcosa da nascondere. Qualcosa di molto grave. Però è anche vero che se tutti sanno che sei un mafioso, un ladro, un bugiardo e un assassino, si giran tutti dall'altra parte. Alcuni invece ti stringono la mano sorridendo e bisbigliando "BEN FATTO!"

Se fai bene e non lo dici: sei un idiota
Se lo dici è impossibile che non ti credano. Tutti fanno bene, non c'è male che tenga. Anzi, si, c'è. Male è chi non usa il preservativo con le troie.

Se dici la verità: sei anticostituzionale
Guai, guai a voi se mai vi capiterà di far notare a qualcuno che ha sbagliato. Non esiste. Siete voi gli ingnoranti, è una questione di punti di vista. Il vostro. Infatti non conta un cazzo. A noi ci piace la figa.

Se ti fai i cazzi tuoi: sei un asociale
Nell'era dei social network non esiste chi si fa i cazzi suoi, ed è proprio vero: prima vivevi meglio. Anche se alla fine non cambia nulla: prima, per farti i cazzi degli altri, dovevi credere a tutto quello che ti dicevano, ora ci credi lo stesso, anche di fronte alle evidenze.

Se sei un asociale: IO non ti chiamo
Non date mai buca agli amici, non dite che state male o che siete giù di morale o che avete bisogno di riposare. Non lo fate! Nemmeno una volta! Siete come le cover del Nokia 3210: intercambiabili. E guai a voi se nella situazione più disperata faceste capire al vostro più caro amico che avete bisogno di una mano, di una spalla su cui piangere o qualcuno con cui parlare. Per quello c'è lo psicologo.

Se dici la tua: rompi i coglioni
Non farlo, non dirlo, non pensarci nemmeno! O me lo certifichi su carta intestata, con timbro amministrativo, impronta digitale, file audio con ammissione e testimonianza con tanto di tracciatura del DNA al seguito - se stai parlando di qualcuno e non di qualcosa - o non dire nulla di quello che sai. Che sia per sentito dire o perché lo hai letto, non è importante. Tu non dirlo, tanto non gliene frega niente a nessuno. Questa è la libertà di parola e se non ti va bene, quella è la dogana. Fuori dalle palle. Il tuo parere non conta un cazzo.

Quindi: fatti una foto e mandala a tutti
"Take it easy", fottitene che noi ce ne fottiamo. Ci vediamo in riva al fosso. E guai a chi tira in ballo a Luciano Ligabue.

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