Devo ammetterlo e fare una sorta di mea culpa. Negli ultimi anni molti dei miei ascolti si sono un po' limitati al "questo lo conosco e quello che ha fatto mi è quasi sempre piaciuto, vado sul sicuro" e, come ben saprete, questo modo di ascoltare la musica ha degli effetti collaterali. Uno è quello che, in acuni casi, porta a far si che le aspettive ti si rivoltino contro come un cane incazzato, l'altro è che così facendo ti perdi quelle che sono le novità succulente del panorama musicale contemporaneo. Parliamoci chiaro, i The Black Keys non sono certo la band dell'ultimo momento, anzi. Il duo proveniente dall'Ohio, che ai più - per il binomio chitarra/voce e batteria - farà venire in mente i White Stripes, è in giro da quasi dieci anni e all'attivo ha ben otto dischi e svariati EP. Troppo preso dai miei ascolti facili facili, me li sono persi completamente. Per dieci anni, appunto. Avevo sentito parlare più che bene del loro precedente lavoro in studio (Brothers, del 2010), ma stupidamente mi son lasciato scappare l'opportunità di conoscerli già da allora.

In sitesi, con questo El Camino quello che abbiamo tra le mani è un disco di undici pezzi di ottimo rock'n'roll, con un suond decisamente 70's, che però non sa per niente di vecchio o di già sentito. Promossi e consigliatissimi.
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