giovedì 30 dicembre 2010

Verità.

Eh, la verità.

La verità è che... c'importa solo di ciò che c'importa;
che ci interessa solo di ciò che ci interessa;
che ci frega solo di ciò che ci frega.

La verità è che mi sono rotto le palle, ma a voi, a dire la verità, mi sa che non v'importa, non v'interessa e tanto meno ve ne frega.

sabato 18 dicembre 2010

Felice di non contare un cazzo.

È vero, io scrivo (male) di musica, ne ascolto e ne compro anche un bel po'... ma non sono un esperto. Non voglio esserlo. Parlo dei miei gusti e di quello che reputo interessante per me (=che interessa a me). Non mi azzardo a dire agli altri cosa è bello e cosa no per cercare di imporre un mio pensiero, semplicemente dico cosa mi piace e cosa no solo per esprimere quello che penso dopo l'ascolto. Se ho imposto qualcosa è sicuramente l'ironia espressa in un giudizio senza peso, che non mi spettava, conscio del fatto che chi mi conosce sa che non me ne frega un cazzo. Difendo i miei gusti e i miei pareri quando qualcuno li attacca, mi limito a quello, perché ad attaccare i gusti altrui, diciamocelo, non ne cavi un ragno dal buco.

Il mio parere non è obbiettivo, ma di parte. La musica... no, non l'ascolto tutta. Solo quella che mi piace e mi va d'ascoltare.

In un mondo di persone che hanno capito tutto, oggi, questa è una colpa. O sei un esperto e ti vanti d'esserlo o il tuo parere oltre a non contare un cazzo, è inutile e senza peso. Come te, per loro.


mercoledì 15 dicembre 2010

Un paese che non soffre soffrendo, ma intanto si fida.

Nel mio piccolo mi sto convincendo sempre più che il Circo è la metafora perfetta per descrivere questo paese.

Se ci pensate bene è vero, come esempio calza a pennello. Ci sono un branco di pagliacci e domatori pieni di sé a intrattenere e a dare ordini ad animali che li seguono a testa bassa, senza fiatare, con lo spettatore pagante, lì seduto, che si gode lo spettacolo con aria soddisfatta. Quello che succede dietro le quinte nessuno lo sa. O meglio, i grandi lo sanno, ma preferiscono godersi lo spettacolo e far godere ai propri pargoli la visione luccicante di tutto questo, tralasciando le verità scomode, senza che i piccoli corrano il rischio di porsi qualunque tipo di domanda al riguardo. Tanto loro son seduti, belli comodi e soddisfatti, con le braccia conserte... e chi li schioda?!

Chissà se un giorno qualcuno di voi spettatori capirà mai che sta condannando la propria progenie a passare il tempo necessario nella gabbia delle tigri.

Chissà...


mercoledì 8 dicembre 2010

In loving memory of a Victim of the insane

"I don't expect you to understand
after you caused so much pain,
but then again you're not to blame,
you're just a human, a victim of the insane.
We're afraid of everyone...
afraid of the sun.

The sun will never disappear,
but the world may not have many years."




(John Lennon, 9.10.1940 - 8.12.1980)

lunedì 6 dicembre 2010

111

Si sposarono in estate,
traversarono le contrade
fino ai peschi nel cortile
del podere padronale.

Festeggiarono ad effetto,
si schiantarono nel letto,
poi in viaggio senza stile
sulle spiaggie del grecale.

Lei lo amava in qualche modo
e la vita si assestava così.
Lui la amava più che poco
e la vita proseguiva così.

Con rapidità volgare
presero a farsi del male
e un fanciullo assai vezzoso
venne a farne le molte spese.
Smisero di far l'amore,
smisero anche di scopare,
smisero di dormire insieme
e smisero di chiacchierare.

Lui, imbroglione di tenace infedeltà,
alle bassezze la sua lenta deriva portò.
Lei che lo attese con inquieta lealtà,
dopo tre anni un amore nuovo si trovò.
Un amore nuovo...

Non è stato difficile
raccontare questa storia
di ordinario fallimento coniugale
e non fu esattamente impossibile
accettare per me stesso
l'ipotesi dell'abiezione.
In fondo pensavo "Dovrò fare i conti
con una crescente contrizione,
passando la vita a vergognarmi
per un talento giocato davvero molto male"

Ma quale errore? Quando mi accorsi
di averla uccisa a martellate...

Quale orrore quando mi accorsi
di averla punita massacrandola
a martellate...

Quale orrore...
Ma quale orrore!
Che mostro sono...
e non so neanche farmi fuori da me!

Qualcuno ha voglia di pregare per me?!

(Cristiano Godano, Marlene Kuntz)